Ai proletari di nazionalità turca, curda e delle varie nazionalità, garanzia della nostra lotta, al proletariato internazionale;
In giorni in cui la dittatura fascista pensa di essere invincibile; in anni in cui gli attacchi a tutto campo contro le masse popolari, e specialmente le forze di guerriglia, sono continuati ininterrottamente; in un periodo di occupazioni e aggressioni militari, dal Rojava al Nord Africa, dal Caucaso al Mediterraneo orientale; in momenti in cui lo sciovinismo assedia e avvelena le menti; in circostanze in cui il liquidazionismo si sostituisce alla linea della conquista del potere, trasformando il riflusso della lotta di classe in politica di “conservazione del potere”, “riconciliazione”, “pacificazione”, “riformismo”; nel mezzo di un processo in cui la forza tecnologica della dittatura fascista è enorme e si abbandonano i campi di battaglia; in una situazione in cui l’oscurità più buia incombe come un incubo, cui segue disperazione, sfiducia, in cui si sperimentano le peggiori più estreme forme di controrivoluzione che si accerchia come spirito del tempo, a Dersim il nostro Partito continua sfidare tutto ciò lanciando il grido “Lunga vita e vittoria alla guerra popolare”.
Per primi, nel fuoco della guerra, l’alto dirigente e membro del Comitato Centrale del nostro partito Nubar (Erol Volkan Ildem) insieme a Rosa, speranza del nostro futuro, avevano gridato forte: “insistere nella guerriglia per la conquista del potere politico”. Özgür (Ali Kemal Yılmaz), comandante del distretto di Dersim con Asmin (Gökçe Kurban) aggiugevano: “Vinceremo la guerra per sopravvivere, anche a caro prezzo e il più alto livello di perdite”. Nella zona di guerriglia, vena giugulare della linea politica generale del nostro partito, sono tuonate voci forti prima del dirigente politico di campo e poi del comandante.
Al nostro popolo lavoratore,
Dal 1° al 4 ottobre, a Dersim-Ovacık Büyükköy la dittatura fascista ha effettuato un pesante bombardamento con droni armati, F-16 ed elicotteri che hanno fatto tremare le finestre delle case anche nel centro della città. In questa operazione condotta dal fascismo con mezzi militari di ogni tipo, i nostri compagni di partito, il comandante regionale di Dersim Özgür (Ali Kemal Yılmaz) e combattente d’avanguardia del TİKKO, Asmin (Gökçe Kurban) sono diventati immortali.
Ancora una volta, la dittatura fascista ne ha dato annuncio con strilli di gioia attraverso ministro degli interni Süleyman Soylu. Ma al nemico non sono bastati questi strilli. Ha decapitato i nostri compagni, mostrato la rabbiosa barbarie e terrore. La “legge della fratellanza” in Medio Oriente vuole darci un messaggio di paura con lo stesso metodo terrorista delle organizzazioni jihadiste. Ma questi metodi e la barbarie contro la guerriglia non una novità. Già al tempo in cui la lotta contro la guerriglia condotta dal PKK si è fatta più accanita, con questi stessi metodi si intensificò la guerra psicologica. Süleyman Soylu e i boia fascisti dovrebbero sapere che nessuno dei loro attacchi e metodi ci intimidirà. Abbiamo ricevuto chiaro e netto il messaggio della dittatura fascista. Ecco nostro messaggio a voi: non perdersi d’animo, presentare il conto con i rossi proiettili del TKP/ML, essere più decisi e determinato per la vittoria della guerra popolare, trasformare le teste mozzate dei nostri compagni in certezza che la pagheranno cara. Sappiano che quelle teste mozzate riappariranno in più combattenti per la causa, più concentrati nella guerra, decisi a presentargli il conto.
Il compagno Özgür nasce nel 1985 da una famiglia operaiadi Sivas. All’età di 16 anni, si unisce alla lotta di classe nel lavoro tra gli studenti medi della TMLGB (Unione della gioventù marxista-leninista di Turchia). Nella TMLGB si distingue presto per il suo lavoro. I in prima linea nel processo con cui la TMLGB prende una nuova direzione ripudiando la di “sinistra”. Nel 2003 diventato membro del TMLGB ed entra alla Diyarbakır Dicle University al fine di organizzarla in tutto il Kurdistan turco. È organizzato nel Comitato regionale del Kurdistan turco e prende parte alla lotta di classe come attivista del Komsomol fino 2007, quando si unisce alla guerriglia. Tutte le sue qualità mostrate nella Komsomol si confermano anche nel campo di battaglia della guerriglia. In poco tempo sale rapidamente a gradi di comando grazie alle sue abilità, all’audacia e agilità nel lavoro di massa. Nel 2011 è organizzato nel Comando regionale di Dersim e diventa vice comandante regionale. Dal 2017 è comandante regionale, fino a quando diventa immotale. Nel 2015, il compagno Özgür è membro candidato del partito. Dato che il processo di adesione dei candidati è chiuso, a causa del dibattito all’interno del partito e del processo di scissione, al fine di impedire alla linea scissionista di approvare con manipolazioni “membri di carta”, l’approvazione della sua adesione al Comitato del Partito di Dersim è sospesa. Successivamente, dopo la separazione dal partito liquidazionista di destra, banda di disertori di guerra, la sua adesione al partito è approvata. Prende posizione attiva contro la scissione apparsa nel partito nel 2015. Si posiziona come attivo membro del partito contro l’opera di scissione che il partito liquidazionista di destra e banda di disertori di guerra stanno cercando di fare sul campo di battaglia della guerriglia. Non dà credito alla denigrazione della guerriglia. Critica il Partito per non aver applicato misure più attive e dure contro la natura marcia e corrotta di quella banda. Il compagno Özgür è determinato a combattere oltre che pronto a risolvere problemi. Non si esime mai dall’assumersi responsabilità nella guerra di guerriglia. Ma l’aspetto più prominente del suo lavoro sul campo nella guerriglia è saper elevare il morale dei guerriglieri, renderli più uniti alla lotta e al partito anche nelle peggiori condizioni. Dove c’è lui non c’è sfiducia. Dove c’è lui c’è un rapporto solido e stretto con le masse. Dove c’è lui c’è determinazione dei compagni e fiducia senza fine.
Asmin, allieva e la speranza di futuro del suo comandante Özgür, nasce nel 1997 a Dersim Pertek. La compagna Asmin è orientata alle idee rivoluzionarie già in giovane età. Mentre studia alla Dersim Atatürk Anatolian High School, è organizzata nell’attività del Komsomol nelle scuole medie superiore. Presto diventa una militante attiva nelle azioni. Sente profondamente la sofferenza e le contraddizioni del popolo, specie di donne e bambini. Un gruppo di adolescenti delle scuole superiori, compresa la sua compagna di classe e anima gemella Rosa (Fadime Çakıl), decide di “essere il sole al mattino che fa sì che che nessuno si svegli nel buoi”. Dopo che la compagna Rosa ha fatto il primo passo, nell’ottobre 2014, anche lei abbraccia il suo coraggio e la fiducia e si unisce alla guerriglia. In breve tempo, grazie alla sua vitalità ed entusiasmo, assume un ruolo di rilievo nella guerriglia. Per ognuno dei compagni accanto a lei che cade, cresce il suo odio per il nemico e la sua determinazione a presentarne il conto. La compagna Asmin, anche se giovanissima, si è comportata senza esitazioni in un momento difficile per il nostro partito. Né la sfiducia che la diserzione dei liquidatori di destra cercavano di diffondere, né le intense operazioni del nemico, né le perdite subite l’hanno mai fatta indietreggiare. È diventata una combattente giovane e dinamica della nostra guerra per la sopravvivenza, una militante che teneva al suo partito la pupilla al suo maestro.
Compagni, amici,
È tempo di realizzare il difficile, di dare tempo a ciò che appare impossibile.
Subiamo pesanti perdite. Ci sforziamo di sopportare queste perdite, di superare la nostra sofferenza e acuire la nostra rabbia impugnando le leggi della guerra e della lotta di classe. Con odio di classe, coscienza di partito, fiducia nel comunismo, combattiamo la dittatura fascista nel fuoco della guerra. Abbiamo perso, armi in pungo, il membro del nostro CC e comandante regionale. Non è nostra intenzione santificarli o farne leggende. Perché, nelle circostanze in cui ci troviamo e nella situazione che stiamo attraversando, prendere posizione come loro e mantenerla è già epico. È un eroismo, un’attitudine forgiata dalle contraddizioni e dalle necessita politiche delle masse che essi comprendono li fa diventare dirigenti e militanti, armati dall’aspirazione a prendere il potere politico e cambiare il mondo. Questo è certo. Lungo questa via, procederemo con fermezza, tenacia e determinazione, con fiducia nella vittoria della guerra popolare.
Ai nostri proletari di nazionalità turca, curda e di varie nazionalità,
Le perdite che subiamo in questo momento storico sono enormi. Il dolore accresce la nostra rabbia. La nostra rabbia ci porta a una comprensione più chiara e determinata dell’antagonismo nella lotta rivoluzionaria. Questa comprensione ci fa essere più chiari nella lotta per il potere, più meticolosi nel cogliere i problemi della guerra, più audaci nel prendere posizioni e più determinati nell’elevare la guerra popolare. Ogni compagno che cade nella lotta ci fa afferrare l’antagonismo del proletariato, destinato a conquistare tutto e ad autoestinguersi. Questa rivendicazione di vittoria si trasforma in un’ulteriore più attrezzata indicazione da comprendere, ad ogni goccia di sangue che scorre, ad ogni vita che cade.
L’indicazione di Nubar di diventare un partito, la tenacia di Özgür nella formazione dell’esercito, la determinazione di Rosa e Asmin a resistere nella guerra ora impongono al nostro partito l’obbligo di agire con nuovo spirito, nuova forgia, nuova azione e nuova speranza.
Compagni, accettiamo questo imperativo. Come Nubar, “svilupperemo il rivoluzionarismo proletario diventando un partito”. Nubarizzeremo questa indicazione del nostro Primo Congresso del Partito.
Diventeremo un esercito, come Özgür, per sviluppare la guerra popolare e renderla vittoriosa. Sì, eseguiremo l’indicazione “Sviluppare la guerra popolare” del nostro Congresso, diventando come Özgür.
Come Rosa e Asmin, resisteremo nella guerra, affronteremo la guerra migliorando il nostro livello di organizzazione. Seguiremo le indicazioni del nostro congresso di “organizzazioni di partito più robuste, militanti e disciplinate” diventando come Rosa e Asmin.
I nostri compagni volevano che queste indicazioni fossero meglio sviluppate per realizzare le direttive della linea del partito. Ora noi stessi risponderemo a questo loro appello con tutta la nostra anima e ne pagheremo il prezzo. Questa è la nostra affermazione e determinazione. Le figlie e i figli del nostro popolo ascolteranno il vostro appello, e i quadri, i membri e militanti del nostro Partito prenderanno il vostro posto con determinazione e senza esitazione. Insisteremo nella linea della guerra popolare, più forte e più determinata, meglio attrezzata e più tenace.
Siamo Nubar nel partito, Özgür nell’esercito, Rosa e Asmin nella militarizzazione!
Il comandante Özgür e la compagna Asmin sono immortali!
Annegheremo il fascismo nel sangue che ha sparso!
Lunga vita e vittoria alla guerra popolare!
Distruggeremo lo Stato borghese-latifondsta, fonderemo il potere popolare!
Viva il marxismo-leninismo-maoismo!
Viva il nostro partito TKP/ML, TIKKO, TMLGB!
COMITATO CENTRALE TKP/ML-POLITBURO
Ottobre 2020